17-03 Rete di Verona – Marzo 2017
Lettera circolare della Rete di solidarietà internazionale
Radiè Resch di Verona – Marzo 2017
Cari amici della solidarietà della Rete Radié Resch di Verona, comincio con due notizie negative da due luoghi del mondo che ci stanno molto a cuore. La prima dalla Palestina, da Gerusalemme, dove Israele intende eliminare la cosiddetta scuola delle Gomme, sostenuta dalla solidarietà italiana e internazionale. La scuola delle Gomme si chiama così perché non ha fondamenta di edilizia, ma posa su vecchie gomme di automobili e camions, con un Progetto tecnico studiato da una associazione italiana. Lì ci vanno i figli dei beduini della zona, in territorio cisgiordano, fra Gerusalemme Est e Gerico, che è vicina al Mar Morto, ma i coloni ebrei che hanno i loro insediamenti sopra il luogo della scuola, vogliono portare il muro di separazione fino a lì, quindi vogliono demolire la scuola e spianare tutto con i bulldozers, e i bambini andranno a scuola in un altra struttura, dove dicono gli israeliani. L’altra brutta notizia viene dal Guatemala, dove una ventina di ragazze (14-17 anni) sono rimaste uccise da un rogo nella casa d’accoglienza dove erano ospitate. Era una casa particolare, gestita dallo Stato, per ospitare minori e ragazze in difficoltà, bambini ragazzi di strada vittime di violenze familiari; le ragazze che avevano recentemente protestato per le violenze che subivano nella casa, di tutti i tipi, quindi l’incendio era probabilmente doloso. Sono fatti che capitano nei paesi poveri, a chi non ha mezzi né diritti, a chi non gode di minima protezione, dove la criminalità è forte e spesso collusa con potere, in Guatemala, in Messico, in Salvador, come in tanti altri paesi dell’America Latina, si verificano ancora molti episodi di sfruttamento di vario tipo. Questi luoghi sono molto vicini al nostro gruppo di solidarietà, la Palestina è il luogo dove Paul Gauthier iniziò il suo cammino di vicinanza e di lotta all’ingiustizia, ingiustizia costituita dall’azione di Israele, che continua anche oggi la sua azione di annientamento dei palestinesi, della Cisgiordania e di Gaza. E il Guatemala lo seguiamo da 20 anni e più, e stiamo per riprendere un Progetto. Sono episodi che ci ricordano come sia importante dare aiuto e sostegno a chi non ne ha. E questo è uno dei nostri impegni, accanto alla colletta, conoscere e far conoscere cosa succede nel mondo, dove abbiamo stretto amicizie, e cerchiamo di aiutare concretamente, per sostenere le iniziative locali. Per saperne di più ci sono un paio di appuntamenti prossimi, mirati alla Palestina e all’Africa, e poi avremo presto anche un testimone del Guatemala, ma di questo parleremo in seguito, perché Nicolasa, una delle collaboratrici di padre Clemente, verrà in Italia e a Verona in maggio. Di Palestina parlerà il prof. Washim Dahmash il prossimo 17 marzo, venerdì prossimo, al Monastero di Sezano alle 20.45. Dahmash l’abbiamo già ascoltato più volte, é docente universitario all’Università italiana “La Sapienza” di Roma, parla un italiano perfetto e sa chiarire tutto quello che è successo in Palestina dopo il 1947, dopo la nascita dello stato di Israele. Parlerà della vicenda palestinese, di linguaggi e racconti; è l’occasione di riascoltare la narrazione della storia e di sentire quali sono le prospettive dei palestinesi più impegnati e illuminati, e di chiarire quindi a noi qual è la situazione e quali sono le prospettive di sviluppo, geografico storico e politico, di quelle regioni così particolari e martoriate. In aprile ci sarà poi un altro importante appuntamento per conoscere di più e meglio l’Africa: Lunedì 7 aprile in una delle sale del Tempio Votivo ci verranno a parlare di Congo e di Mwamwayi, nella regione di Kabinda, gli amici della Rete di Castelfranco, Fabio e Marta Corletto. Li abbiamo già sentiti qualche anno fa, hanno fatto partire da Castelfranco una grande azione di solidarietà in Congo, costruendo un centro salute e una scuola, ma soprattutto sostenendo con grande attenzione e con aiuto concreto ciò che stanno cercando di fare gli africani di là. Noi di Verona, che stiamo gemellandoci con il Ghana, con le ragazze di Ajumako che potranno continuare la scuola superando grandi difficoltà, abbiamo l’impegno di sapere meglio cosa succede in questo continente enorme, che diventerà sempre più importante nel panorama mondiale, dove ha agito San Daniele Comboni, da dove provengono tanti migranti che ci sollecitano variamente. E il Congo è un delle regioni più particolari di tutta l’Africa. Allora vi propongo nei prossimi giorni due date e due appuntamenti: il 17 marzo alle 20.45 a Sezano, il prof. Damash a parlarci di Palestina, e il 7 aprile alle 21 al Tempio Votivo, Fabio e Marta Corletto a parlarci di Congo, Kabinda e Mwamwayi. E poi fra un mese aspettiamo l’ospite del Guatemala. Un caro saluto a tutti, a presto.
Dino e Silvana