CARTA DELLA RETE RADIÈ RESCH
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1. Le origini
La Rete Radiè Resch è un’Associazione di Solidarietà Internazionale fondata nel 1964 da Ettore Masina e Clotilde Buraggi, su ispirazione di Paul Gauthier.
Su proposta di Paul Gauthier, Ettore Masina e Clotilde Buraggi promossero la creazione di una serie di gruppi locali (una Rete, appunto), che cooperassero per sostenere, inizialmente, i progetti di Paul Gauthier in Palestina, quindi quelli dei suoi compagnons in Sud America e, successivamente, le Operazioni via via approvate.
Il suo spirito può essere sinteticamente riassunto nelle parole del suo ispiratore: “Le vostre preghiere e le vostre donazioni non serviranno a nulla se non cercherete di incidere sulle scelte politiche dell’occidente”.
Perciò l’Associazione, pur avendo connotazione aconfessionale e apartitica, non è mai neutrale ma sempre schierata a sostegno dei più poveri.
Può aderirvi chiunque, indipendentemente da nazionalità, opinioni politiche, credo religioso ed orientamento sessuale, in modo gratuito, volontario e senza scopo di lucro.
2. Il nome
Rete deriva dal francese rèseau, termine usato per i gruppi di appoggio alla rete antinazista in Francia.
Radiè Resch è il nome di una bambina palestinese, morta di stenti in un tugurio di Nazareth, mentre con la famiglia attendeva l’assegnazione di una casa che la nascente associazione, con il suo primo intervento, contribuì a costruire.
3. Gli scopi
Chi aderisce alla Rete Radiè Resch è consapevole che il sistema capitalista, con la sua struttura economica, finanziaria e militare, è la causa dello sfruttamento e dell’impoverimento del Sud del mondo, è una delle cause principali delle migrazioni e dei cambiamenti climatici e genera disuguaglianze ed esclusione sempre maggiori anche nei paesi ricchi.
Riconosce che gli stili di vita e l’agio economico di cui si gode nei paesi nord-occidentali sono possibili, perché basati sullo sfruttamento di milioni di uomini e donne e delle risorse della Terra, bene comune di tutta l’umanità.
A partire dalla consapevolezza di questa ingiustizia strutturale, gli aderenti alla Rete Radiè Resch si impegnano in un’azione di restituzione, come segno concreto di opposizione al sistema capitalista e neoliberista e di solidarietà con i poveri che esso produce.
4. La restituzione
La restituzione rappresenta la scelta personale del “far posto agli impoveriti nella nostra vita” ed ha un preciso significato politico. Essa avviene attraverso:
- lo studio, l’approfondimento e la denuncia delle cause e dei meccanismi dello sfruttamento;
- l’attività di controinformazione, anche attraverso testimonianze dirette, che renda manifesti tali meccanismi, “dando voce a chi non ha voce”;
- l’attività politica come azione di contrasto ad un sistema globale iniquo;
- l’autotassazione personale, che è lo strumento principale con cui la Rete Radiè Resch raccoglie i fondi necessari per rendere concreta la propria attività;
- il sostegno a gruppi e associazioni che propongono nuovi stili di vita.
5. La struttura organizzativa
La Rete Radiè Resch ha una struttura organizzativa essenziale e non burocratica, espressione di due valori fondamentali:
- la partecipazione diffusa dei suoi aderenti alle scelte della vita della Rete, nella maniera il più possibile condivisa ed orizzontale;
- la limitazione delle spese correnti destinate al mantenimento della struttura organizzativa, in modo tale che i fondi raccolti con l’autotassazione siano quasi per intero impiegati nella realizzazione degli scopi che la Rete si è data.
Per tale motivo, la Rete Radiè Resch non ha una propria sede fisica e non dispone di uffici.
La struttura della Rete Radiè Resch è composta da:
- i singoli aderenti, che fanno capo alle Reti Locali;
- le Reti Locali che, riconoscendosi nello Statuto ed in questa Carta, hanno organizzazione ed attività autonome ed esprimono ciascuna un proprio Referente. Esse dialogano e collabora-no tra di loro e con tutte quelle realtà che, nel territorio, perseguono fini comuni a quelli della Rete;
- il Coordinamento, che raggruppa, in modo informale, i Referenti delle Reti Locali e quanti vogliano parteciparvi. Esso si riunisce periodicamente, in presenza o da remoto, ed assume tutte le decisioni che riguardano la vita associativa, fatta eccezione per quelle che la legge o lo statuto assegnano all’Assemblea dei Soci;
- la Segreteria, che ha compiti organizzativi ed esegue le decisioni del Coordinamento. In casi di particolare urgenza, può assumere decisioni in luogo di quest’ultimo, salva successiva ratifica.
- la Tesoreria che, sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinamento, ha il compito della gestione economica del denaro raccolto con le autotassazioni degli aderenti, che confluisce nella Cassa Comune Nazionale. La Tesoreria opera effettuando i versamenti a sostegno delle Operazioni, provvedendo alle spese sostenute per le varie attività (coordinamenti, convegni, seminari) e redigendo il bilancio annuale.
6. Il metodo del consenso
Il sistema decisionale assunto dalla Rete Radiè Resch è il metodo del consenso. Ciò significa che le decisioni assunte sono il risultato di un confronto tra tutti i soggetti interessati, per giungere ad una sintesi condivisa e non limitata ad un voto a maggioranza.
7. Le relazioni
La relazione è uno dei valori fondanti della Rete Radiè Resch.
Rappresenta l’alternativa al diffuso individualismo, che genera logiche di chiusura verso “l’altro da sé”. Una relazione intesa come tensione verso l’altro, che includa non solo l’essere umano, ma ogni essere vivente e ogni differente visione del mondo, nella convinzione che la Terra sia il luogo che accoglie e lega tra loro tutte le creature che la abitano.
Tale relazione deve essere:
- assolutamente paritaria, perché ogni persona ha diritto a ricevere solidarietà ed è in grado di offrirne, non importa dove viva e quali siano le sue condizioni sociali o economiche;
- modalità fondamentale per valorizzare il patrimonio di conoscenza e gli stili di vita delle comunità in cui o a favore di cui la Rete opera, nella consapevolezza che la diversità dell’altro è ricchezza e scuola di vita.
I rapporti tra i membri della Rete e le comunità in cui o a favore di cui essa opera, si concretizzano attraverso contatti costanti e, ove possibile, viaggi da e per l’Italia. L’incontro è fonte di reciproca conoscenza ed occasione di testimonianza delle rispettive realtà e visioni.
8. L’attività politica e di controinformazione
La Rete Radiè Resch pone l’attività politica al centro della propria azione ed è contro ogni forma di fascismo.
Essa non si identifica in alcun partito politico, ma è inequivocabilmente schierata a favore degli ultimi a livello locale, nazionale ed internazionale.
Grazie alla scelta di praticare un tipo di solidarietà non assistenzialistica o meramente caritativa, la Rete Radiè Resch mira ad individuare e contrastare i meccanismi di ingiustizia su cui si regge il sistema economico, finanziario e militare dominante.
L’attività politica della Rete si esprime anche mediante un’opera di controinformazione per mezzo di pubblicazioni (tra cui il sito www.reterr.it, la rivista “In Dialogo” e le circolari nazionali e locali), convegni, seminari ed attività di sensibilizzazione sul territorio, con lo scopo di denunciare i meccanismi di ingiustizia e contemporaneamente valorizzare le culture delle comunità con cui entra in contatto, dare voce alle loro istanze ed alle loro forme di lotta e di resistenza.
La Rete Radiè Resch è consapevole che giustizia e pace sono strettamente correlate e per tale ragione opera in modo nonviolento.
9. Le Operazioni
L’azione di solidarietà della Rete Radiè Resch si realizza attraverso le Operazioni, a sostegno di comunità dei Paesi del Sud del mondo, dei poveri e degli esclusi dei Paesi Occidentali e di coloro che sono costretti a emigrare a causa della guerra, della povertà, della fame, dei cambiamenti climatici.
La Rete Radiè Resch destina la maggior parte delle proprie risorse economiche alle Operazioni.
E’ consapevole che il denaro costituisce il mezzo e non il fine della propria attività di solidarietà e che ogni Operazione ha come scopo primario quello di instaurare un processo di crescita reciproca con la comunità con cui è in relazione.
Ogni Operazione nasce, quindi, su proposta della comunità in cui dovrà svilupparsi, utilizzando metodi ed energie proprie di detta comunità. Per questa ragione, il Referente locale dell’Operazione deve far parte di essa o esservi inserito da molto tempo. In questo modo si evitano atteggiamenti paternalistici o di stampo neocolonialista e si privilegia una prospettiva di amicizia, condivisione e solidarietà.
Normalmente, ciascuna Rete Locale segue, promuove o collabora con altri a una o più operazioni specifiche, in stretta relazione con il suo Referente. E’ anche possibile che una o più Operazioni siano seguite direttamente dal Coordinamento.
10. L’autotassazione
L’autotassazione consiste nel versamento periodico di una percentuale del proprio reddito, liberamente decisa da ciascuno e ciascuna e nella messa a disposizione di tempo, conoscenze e competenze, a seconda delle proprie capacità e disponibilità.
Le Reti Locali raccolgono l’autotassazione dei rispettivi gruppi e inviano periodicamente il denaro alla Cassa Comune Nazionale.
La redistribuzione, decisa in sede di Coordinamento, permette una destinazione equa delle risorse economiche alle diverse Operazioni seguite dalle Reti Locali.
11. La gestione del denaro
La gestione dei fondi si svolge secondo i principi di correttezza contabile e fiscale, trasparenza e massima economicità, a testimonianza dei valori fondanti della Rete e della credibilità ed efficacia del suo operato.