Circolare nazionale Febbraio 2019
Fine Dicembre.
L’associazione Repubblica Nomade ci contatta per condividere un pezzo del loro ultimo cammino dal titolo : “ Il crollo e l’unione ”. L’idea è quella di unire simbolicamente l’icona dell’incuria del nostro tempo – il Ponte Morandi a Genova – con l’emblema della chiusura e di una Europa al capolinea – la frontiera di Ventimiglia, raccogliendo contemporaneamente nel tragitto confronti e testimonianze dalle associazioni e dalle realtà operanti sul territorio.
Quel camminare insieme non è puro atto atletico e/o turistico ma elegge spostamento, invenzione ed avventura a strumento per abbattere le barriere e costruire un modello sociale più equo e solidale. Acquisendo così una finalità politica molto forte. Tra i loro significativi percorsi citiamo quello del 2011, organizzato in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia ed il cui cammino ha ricucito la penisola partendo da Milano – una delle metropoli più ricca d’Italia con Napoli -Scampia – una delle periferie più degradate. Questo gruppo di uomini e donne, diversi per età e provenienza, apre e stimola la relazione. Ognuno si può aggregare. Sia in senso fisico che metaforico. E le esperienze di ogni singolo, di ogni associazione diventano patrimonio comune, condiviso. Quell’ << interrogarsi camminando >> genera una reciproca immediata sintonia. Nel vento di Liguria, l’incedere dei passi è accompagnato dallo sventolio di una bandiera. Una bandiera che è simbolo di lotta, di resistenza ben conosciuta e sostenuta anche da noi. Quella del popolo Mapuche. Ci unisce alla Repubblica Nomade dinamicità, leggerezza, quella << ricerca scalza >>, quel non volersi istituzionalizzare per non spegnere lo spirito ma soprattutto la necessità di ascolto e di relazione.
Fine Gennaio.
Il seminario di Studi tenutosi a Roma all’Università Roma Tre ha definito Masina un << cattolico errante >> . Ettore ci ha consegnato come fondamentale la dimensione del cammino, del divenire …. La Rete ha raccolto valori, strumenti e modalità come una “anomalia resistente ” ( definizione dall’intervento al medesimo seminario di Ercole Ongaro ) Per garantirne la sopravvivenza, Ettore e Clotilde hanno avuto il personale coraggio e la profetica lungimiranza di << demasinizzare >> la Rete Radie Resch. Siccome le nostre energie e risorse stanno progressivamente riducendoci, forse noi dovremmo trovare l’ardire di saper rinunciare ad un po’ della nostra auto – referenzialità e decidere finalmente di disegnare in maniera sistematica percorsi comuni con altre realtà sintoniche ed affini. A cominciare dal nostro Convegno prossimo venturo ………………….
La Rete Locale di Celle – Varazze