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Circolare nazionale Gennaio 2020

Circolare nazionale di Gennaio 2020 – A cura della Segreteria

Care amiche e cari amici della Rete,
E’ appena arrivato il nuovo anno, e non c’è modo migliore per accoglierlo che rinnovare impegno e speranze verso un mondo finalmente giusto e fraterno.
Si avvicina la data del nostro Convegno nazionale (Rimini, 17-18-19 aprile) e negli ultimi mesi, tra scambi di e-mail e Coordinamenti, abbiamo dibattuto molto sui suoi possibili temi, relatori, testimoni e modalità. Come Segreteria abbiamo pensato di scrivere la prima circolare dell’anno per aggiornarvi su questo intenso, appassionato e vivace dibattito, in modo che anche chi non può partecipare ai coordinamenti sia al corrente delle idee e delle proposte che daranno vita all’incontro nazionale di aprile. Indubbiamente e come sempre, sarà occasione preziosa per ascoltare le testimonianze dirette di protagonisti delle lotte di liberazione, vicine e lontane, per confrontarci fra di noi e con loro sul senso del nostro impegno comune, alimentando la speranza e ritrovando motivazioni per un rinnovato slancio.
A proposito di confronto, una delle novità principali del prossimo Convegno vorrebbe essere un pomeriggio dedicato allo scambio fra reti locali, in cui condividere esperienze, idee, riflessioni, iniziative e azioni concrete in modo da favorire un confronto utile sia per conoscersi meglio sia per diffondere nuove buone pratiche.
Per quanto riguarda invece il tema centrale del Convegno, sono emerse diverse proposte ed idee, che dovrebbero trovare una sintesi nel Coordinamento di fine gennaio. Inizialmente si era pensato di puntare sui cambiamenti climatici e sulle loro conseguenze, in particolare per quel che riguarda le popolazioni del Sud del mondo. Si è poi proposto di ampliare il discorso alle cause generali dei cambiamenti climatici, che sono ancora una volta da ricercare nell’ingordigia di un capitalismo arrembante, insensibile a qualsiasi argomento che non sia il profitto immediato. Da più parti è anche emerso il tema della crisi della democrazia, ostaggio di una politica corsara, che alimenta paure ed odio, si nutre d’inganni e disprezza la verità ed il sapere. A livello internazionale basta pensare a Trump, alla vicenda della Brexit, alle preoccupanti involuzioni di alcuni paesi dell’Est Europa, per non parlare della Turchia, del Brasile di Bolsonaro, del Cile … Ma basta guardare anche in Italia, per capire come la democrazia sia sempre più debole e a rischio. Un segnale di ribellione a questa involuzione generale della politica sono i movimenti di protesta che stanno infiammando le piazze di tutto il mondo, sia per rivendicare il ritorno ad un sistema democratico là dove questo è gravemente compromesso, sia per chiedere l’avvento della democrazia in paesi dove non c’è mai stata o manca da troppo tempo. Dal Cile ad Haiti, dall’Iran al Libano, da Hong Kong alla Bolivia, dall’Algeria alla stessa Francia, i popoli sono in rivolta, ma anche i movimenti giovanili dei Friday for Future stanno protestando nelle piazze di tutto il mondo contro il sistema economico e politico che ignora il riscaldamento globale e le sue conseguenze per la sopravvivenza della vita sul pianeta.
Anche in questo caso si è cercato di risalire alle cause della degenerazione della politica a livello mondiale e si è individuato un denominatore comune nel modello neoliberista, che negli ultimi 40 anni ha dominato il mondo. Secondo Joseph Stiglitz, Nobel per l’economia 2001, questo modello ha aumentato le diseguaglianze, ha svuotato le democrazie e sta distruggendo il pianeta.
Per questo l’orientamento prevalente per la scelta del tema del prossimo Convegno è proprio la crisi del neoliberismo, che nelle società più giovani si manifesta nei movimenti di rivolta e in quelle più vecchie nell’egoismo delle politiche sovraniste, razziste e xenofobe.
Naturalmente questo tema potrà essere declinato in vari modi e con diverse sottolineature: saranno i relatori e soprattutto i testimoni che verranno a Rimini in rappresentanza dei nostri progetti a farci un quadro delle varie situazioni e ad offrirci, in un confronto propositivo, possibili alternative e visioni di speranza per il futuro.
Tra queste speranze vorremmo inserire le esperienze delle piccole comunità solidali, che in varie parti del mondo sperimentano modi diversi di realizzare vie alternative all’economia di rapina, cercando di ricucire le lacerazioni dolorose che dividono l’umanità. Vorremmo poterci confrontare con loro e fra di noi per capire come la storia della Rete possa rinnovarsi nella solidarietà e nell’ascolto dei “poveri che fanno la Storia”.

In questo scenario, una parte importante del Convegno pensiamo possa essere realizzata dai giovani. Si sta valutando la fattibilità di una parte del convegno riservata a loro, come è avvenuto negli ultimi convegni, pensando a momenti comuni e altri diversificati. Tra le difficoltà che si sono sempre incontrate in questi casi, una delle principali è la conciliazione della presenza dei giovani al Convegno con i loro impegni scolastici, elemento che impedisce presenze più numerose e complica il lavoro di co-organizzazione. Ci sono però già alcune proposte concrete: una riguarda la presentazione di un video realizzato da un gruppo di giovani africani di Bangui (Repubblica Centrafricana), con l’aiuto di un gruppo di giovani italiani, che affronta temi politici, ecologici, sociali e che potrebbe costituire una significativa testimonianza dall’Africa. Si sta poi pensando alla realizzazione di un altro video, sempre affidata ai giovani, che dovrebbe essere utilizzato come introduzione generale al Convegno. Altre idee sono al vaglio della Commissione Giovani e se nelle varie reti locali ci sono proposte in merito sono le benvenute.

In ogni caso, l’ascolto dei testimoni sarà l’elemento centrale del Convegno, come è sempre avvenuto nella storia della Rete. Sono loro a portarci punti di vista diversi, a darci informazioni di prima mano, e non manipolate, sulle situazioni di conflitto che stanno vivendo, sulle conseguenze dei cambiamenti climatici, sulle disuguaglianze crescenti, sulle modalità peculiari con cui attuano forme di resistenza al modello economico imperante. Sta a noi, in umile ascolto, l’intelligenza di trovare denominatori comuni e interdipendenze e di trarre, se possibile, alcune indicazioni.

Come sempre al Convegno è prevista la presenza di banchetti per la presentazione e vendita di prodotti artigianali provenienti dai progetti delle singole reti. Anche quest’anno chiediamo a tutte le reti che intendono essere presenti con il loro materiale di segnalarlo per tempo alla Segreteria, in modo da poter predisporre gli spazi adeguati e organizzare la dislocazione. Allo stesso modo, chiediamo già fin d’ora a tutte le reti locali che intendono presentare interventi al Convegno, nell’apposito spazio previsto per il confronto fra reti, di segnalarlo alla Segreteria, che valuterà le modalità e i tempi più opportuni per organizzare questo momento, che rappresenterebbe una novità rispetto al passato e che potrebbe diventare un momento di confronto utile e significativo.
Sperando di aver tracciato un quadro sufficientemente rappresentativo del dibattito in corso all’interno della Rete, ci auguriamo che anche il prossimo Convegno nazionale sia molto partecipato e possa dare a ciascuna rete e a ciascuno di noi singolarmente l’occasione per un incontro di amicizia e di confronto e possa essere uno stimolo per infondere nuovi motivi di speranza.

La Segreteria
Maria Angela, Maria Cristina, Fulvio

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