14-05 Rete di Padova – maggio 2014
Lettera circolare della Rete di solidarietà internazionale
Radiè Resch di Padova – Maggio 2014
“E’ senz’altro ignobile dire a un ragazzo vivi per te stesso,
fatti strada nel mondo,
studia così diventerai chissà che cosa,
non voglio dire la parola più volgare: farai quattrini.
Invece dirgli: studia per tutta la tua classe che è il 90% degli uomini,
allarga il tuo cuore al resto del mondo,
questo è proibito perché c’è di mezzo quella parola”.
Don Lorenzo Milani
Carissime/i.
il Convegno di fine aprile, l’importante Convegno ci viene descritto dalla Circolare Nazionale e dalla testimonianza di Sandra e MariaRosa. L’impegno e la partecipazione di Padova è stata molto significativa sia, sul piano della preparazione che con una grande presenza. Con padre Regino abbiamo trascorso due bellissime serate di approfondimento che ci aiutano nel nostro cammino di solidarietà. La corrispondenza che segue con i nostri amici di Haiti dimostra la continuità della presenza della Rete e il loro impegno nel concretizzare i vari progetti. Marianita, in un bellissimo libro, racconta la vita di Daduoe. Invitiamo tutti a leggerlo e a farlo conoscere. DADOUE PRINTEMPS – In cammino verso il cambiamento, è possibile richiederlo a Gianna Elvio 049 618997, Marianita Francesco 049 684672, Cristina Fabiano 049 623131, segnalando anche eventuali disponibilità di presentazione pubblica del volume.
Domenica 25 maggio: si vota.
Corrispondenza con Haiti
Caro Jean, cara Martine, caro Willot, come va? Speriamo siate tutti in buona salute e come sempre molto impegnati. Vi scriviamo per fare il punto sulla situazione riguardo ai progetti di cui abbiamo parlato insieme durante la nostra visita presso di voi tenendo conto dei fondi di cui già disponete (inviati da noi in gennaio, consegnati durante la nostra visita, inviati recentemente dal gruppo di Chiarano). Inoltre – come sapete – abbiamo partecipato ad un Coordinamento nazionale della Rete dove abbiamo riferito sul nostro viaggio e abbiamo ottenuto un contributo straordinario per progetti educativi. Infine, durante il Convegno nazionale della Rete, abbiamo incontrato Nadia, una donna che fa parte della comunità parrocchiale di don Franco a Foligno che ci ha permesso di riprendere i contatti: sembra che possano mettere a disposizione dei fondi attraverso la Caritas italiana per un progetto sanitario. I fondi stanziati dalla Rete in marzo pensiamo di destinarli all’acquisto della motocicletta per la cassa rurale, alla scuola agro-ecologica di Katienne, alle attività per i giovani di FDDPA, all’eventuale affitto di una casa a Verrettes per gli studenti, all’installazione di pannelli fotovoltaici a Geren (referente François). Ovviamente spetterà a voi decidere concretamente come suddividere i fondi secondo le modalità che vi sembrano più opportune. Il denaro lo invieremo quando ce lo direte voi. Per quanto riguarda il progetto sanitario da inviare a don Franco, abbiamo pensato alcune idee che vi sottoponiamo come possibili piste di lavoro, si tratta di iniziative/attività di promozione alla salute e di salute preventiva che nascono da quanto abbiamo osservato durante la visita di febbraio. Secondo noi è all’interno di FDDPA che vanno promosse buone pratiche di vita che permettano di migliorare la salute di tutti. E in questo pensiamo che le donne hanno grandi potenzialità per creare una cultura diversa. Proponiamo di fare incontri/laboratori sulla salute preventiva. Gli argomenti potrebbero essere buone pratiche per la salute, uso delle piante medicinali, trasmissione di problemi di salute e/o malattie nelle comunità. Obiettivi di questi incontri/laboratori sarebbero: migliorare la conoscenza, coscientizzare/formare un “gruppo salute” comunitario di FDDPA per dare continuità al lavoro. Si propone di integrare le infermiere di FDDPA nel lavoro. Ambiti della promozione alla salute potrebbero essere la casa, i servizi igienici, la conservazione dei cibi, la protezione delle fonti d’acqua, l’inquinamento animale e umano. Ambiti della prevenzione della salute potrebbero essere le malattie debilitanti (colera, malaria, tifo, parassitosi intestinali), l’uso delle piante medicinali. I fondi disponibili potrebbero coprire i costi per i laboratori: trasporto, cibo, consulenze, materiali. Un’altra idea potrebbe essere quella di visitare le case delle comunità per migliorare la salute preventiva. Crediamo infatti che sia utile uscire dai dispensari, andare dalla gente e offrire un servizio alla salute comunitaria complementare al dispensario. Elicia e Christmene potrebbero svolgere un servizio di raccolta dati dei problemi, con soste prolungate nella comunità per visitare le case. Pensiamo che queste persone di FDDPA potrebbero un giorno accompagnare visite di salute nelle comunità da parte di medici e infermieri, spiegando le necessità di salute e programmando azioni sia di promozione alla salute che di prevenzione delle malattie. Cari Jean, Martine e Willot, questi sono i nostri suggerimenti, ma – ripetiamo – spetta a voi la programmazione concreta. In ogni caso sarebbe bene inviare presto un progetto a don Franco perché ci pare che lo stiano aspettando.
Aspettiamo le vostre opinioni.
Noi stiamo bene, vi pensiamo e vi accompagniamo con tutto il nostro affetto.
Tita, Francesco, Fabio, Cristina
(Tutta la Rete di Padova vi ricorda e vi saluta con affetto)
Nei prossimi giorni invieremo copie del libro su Dadoue e materiali del Convegno. Vi avvertiremo quando invieremo il pacco.
Salve Tita,
Noi siamo molto contenti di ricevere i vostri suggerimenti: pensiamo che voi conoscete e comprendete bene la nostra realtà per poterci dare ora dei suggerimenti. E pensiamo anche che i vostri suggerimenti sono sempre benvenuti e del tutto adatti alla nostra realtà. Sono andati molto bene per la realizzazione della banca delle sementi pensata in buona parte da Fabio. Ed ora discuterò con i diversi gruppi come applicare e adattare i vostri vari suggerimenti sia sul piano sanitario che su quello organizzativo. Ci accorderemo insieme per costruire un piano e un calendario tenendo conto delle diverse attività e strategie da realizzare. Sono anche contento di sentire che il libro è completato, e lo aspettiamo con impazienza. Ancora una volta Grazie per il vostro impegno e Grazie alla RETE di Padova che ha potuto fare questo grande forcing perché noi possiamo avere questa somma perché i nostri progetti avanzino. Noi dobbiamo inviare il progetto di salute a Padre Franco molto rapidamente e speriamo di poter fare del nostro meglio per un migliore coordinamento e un risultato efficace di questo programma.
Noi aspettiamo i documenti sul convegno della Rete.
Martine e Jean che vi ringraziano
Le testimonianze al Convegno
Il convegno ‘Il presente della solidarietà tra memoria e futuro’ ha festeggiato i 50 anni di vita della RETERR rivolgendo uno sguardo al passato ( Paul Gauthier, Ettore e Clotilde, Mostra dei Manifesti dei Convegni e il libro di Ercole Ongaro RRR Solidarietà per la liberazione 1964-2014, e il libro di Marianita: Dadoue Printemps, In cammino verso il cambiamento. Il presente è stato illustrato dalle testimonianze sulla Palestina, Haiti, Bolivia, Congo Ecuador ma anche dalle vivaci testimonianze di Mariana del GAPA di Catania e di una coppia di braccianti di un’azienda agricola in provincia di Alessandria. A Catania i giovani del GAPA operano da anni con attività rivolte ai giovani e alle donne per dare speranza al quartiere di San Cristoforo. Sconvolgente il racconto di Miriana del GAPA di Catania con il suo racconto della vita nel quartiere San Cristoforo, abbandonato dalle istituzioni e dove giovani e donne insieme si sostengono e si organizzano in attività autogestite. Sconvolgente la testimonianza di una coppia di braccianti immigranti di un’azienda in provincia di Alessandria che hanno raccontato del loro lavoro svolto dall’alba al tramonto, retribuito con pochi euro e che si trovano abbandonati a se stessi. Lo sguardo sul futuro ci è stato offerto da Riccardo Petrella economista e Antonietta Potente. Idee che abbiamo colto: Solidarietà che significa restituzione, condivisione materiale e dello spirito, azioni per modificare strutture di sfruttamento e violenza di esseri viventi e della Pacha Mama. Responsabilità di tutti ed ognuno per quanto avviene nel mondo, responsabilità di trasformare società fondate sul denaro e sul valore di mercato in una società fondata sul diritti di donne e uomini e della natura, a partire dal locale. Pro-gettare che significa porre le basi per un futuro diverso dove pace, giustizia e libertà possano essere trasformati da sogno/utopia in realtà. La pace è la condizione da cui partire per creare gli stati basati non sul riconoscimento dei popoli, ma sulla necessità di assicurare diritti fondamentali umani (acqua, casa, salute, istruzione per tutti).
Aggiungiamo, come sempre, i numeri dei c.c. per i versamenti:
C.C. postale 15405350 intestato a “Associazione Rete Radiè Resch” c/o Beraldin Elvio, Via Spalato 9, Padova
Conto Corrente presso Banca popolare Etica, Coordinate IBAN: IT 26 U050 1812 1010 0000 0134 828 intestato a: Associazione Rete Radiè Resch gruppo Padova