Circolare nazionale Gennaio 2021
Verona, 8 gennaio 2021
Il 6 gennaio, a Washington, c’è stato l’assalto al Campidoglio con morti e feriti.
Dalla rassegna stampa di Internazionale riportiamo un breve brano del The Guardian
…L’autoritarismo è sempre un’ideologia della disuguaglianza: io faccio le regole, tu le segui, io le cambio a piacimento e punisco chi non obbedisce, o chi mi pare, perché posso farlo.
Frank Wilhoit (politologo americano) una volta disse: “Il conservatorismo consiste semplicemente in una proposizione … Ci devono essere gruppi interni che la legge protegge, ma non vincola, accanto a gruppi esterni che la legge vincola, ma non protegge”. Gli episodi odierni stanno dimostrando che i dimostranti non rispettano alcunché, ma si aspettano di avere quello che vogliono. Il diritto è una parola troppo riduttiva per parlare di quanto sta accedendo… (Rebecca Solnit – Call it what it was: a coup attempt The Guardian 7 gennaio 2021)
Questo è invece il comunicato stampa di Johnny Zokovitch, portavoce e direttore esecutivo di Pax Christi USA:
Siamo chiari. Gli eventi che si sono svolti oggi al Campidoglio sono il risultato della demagogia del presidente Trump e del fallimento di tutti coloro – politici, media, famiglia e altri – che hanno scusato, trascurato, o altrimenti incoraggiato l’odio e le divisioni… Coloro che avrebbero potuto e dovuto ritenere responsabile questo presidente hanno fatto esattamente l’opposto negli ultimi quattro anni… e gli incidenti orribili e vergognosi di oggi al Campidoglio degli Stati Uniti sono stati il triste e prevedibile risultato di questa abdicazione di responsabilità.
Nel libro del profeta Osea, Dio avverte ‘Quando semineranno il vento, raccoglieranno il turbine’. Per quei membri del Congresso che hanno sostenuto questo presidente in ogni occasione, le tardive richieste di pace, gli appelli al rispetto e gli ammonimenti contro la violenza che arrivano ora quando si sentono direttamente minacciati suonano vuoti e sono vuoti… (www.paxchristiusa.org )
Aggiungiamo solo qualche nota: ci sono profonde analogie con il modo in cui la Lega e tutta la destra italiana si sono fatte paladine, portavoce e rappresentanti di una parte di popolazione frustrata e preoccupata per il proprio futuro.
Diciamo anche, ricordando il nostro ultimo seminario nazionale sul potere dei social, che ci sono modi di narrare e di rappresentare la realtà che sono costruiti ad arte, vengono professati quasi come una nuova fede e che diventano funzionali al potere, indipendentemente da ciò che c’è di vero e di oggettivo o da quelle che sono le cosiddette regole democratiche.
D’altro canto, condividiamo, l’amaro commento di Pax Christi: non ci sentiamo del tutto assolti rispetto a chi ha…scusato, trascurato o in qualche modo incoraggiato l’odio e le divisioni. Che cosa potevamo fare di meglio per arginare queste derive?
Di quanto sta accadendo non potremo non tener conto e, in futuro, avremo senz’altro modo di confrontarci anche per quanto concerne la nostra associazione. Siamo “datati”, è vero, ma non “scaduti”. Ci siamo sempre detti che la politica, nel suo significato più pieno e originale, deve stare alla base del nostro essere e del nostro agire.
Per questo riteniamo che ci sia ancora molto lavoro da fare e sempre più è necessario ascoltare voci nuove (cara Nadia, ti sei presa una bella gatta da pelare…).
Per dare concretezza ai nostri discorsi abbiamo pensato che sia giusto anche dar conto di ciò che stiamo vivendo come gruppo locale di Verona.
Come ormai si temeva si è arenato, forse definitivamente, il progetto sulla concessione in comodato gratuito di un appartamento dell’Ente Regionale per l’Edilizia Residenziale (ATER). Grazie a un congruo finanziamento, messo insieme da un gruppo di persone della comunità di s. Nicolò, che per anni si sono auto tassate, sarebbe stato possibile mettere a norma un appartamento di proprietà dell’ATER. In cambio, l’ATER ce l’avrebbe concesso in comodato gratuito per una quindicina di anni. Avevamo messo a punto un progetto ben articolato, in collaborazione con altre associazioni, e avevamo avuto la disponibilità di due persone, adeguatamente preparate, per la gestione. L’appartamento poteva ospitare quattro, cinque persone. Pensavamo in particolare agli stranieri. Qui a Verona, infatti, per le persone straniere, anche se con i documenti in regola e con un lavoro stabile, resta quasi insormontabile la possibilità di trovare un alloggio.
Non abbiamo desistito del tutto, ma in questi enti pubblici il potere della Lega e i giochi di partito hanno un peso devastante. Forse hanno capito bene chi siamo e hanno ostacolato l’iter della pratica in tutti i modi possibili, pur dopo l’approvazione della ristrutturazione e della messa a norma, da parte del loro Ufficio Tecnico. Sono arrivati alla scadenza elettorale e al cambio dei vertici aziendali, senza più dare alcuna disponibilità ad ascoltarci.
Venendo ai due progetti che seguiamo come rete locale, chi legge la nostra circolare interna ha già saputo della difficile situazione in Guatemala. Lo scorso mese avevamo scritto:
… Padre Clemente ci racconta di una situazione veramente difficile nelle comunità che lui segue. La pandemia ha provocato situazioni di estrema povertà per cui è stato necessario distribuire cibo a molte famiglie, ridotte letteralmente alla fame.
Comunque, i soldi del progetto inviati dalla Rete sono bastati a p. Clemente per fare partire un progetto di microcredito a favore delle famiglie più bisognose del territorio.
Infine, ci sembra importante allegare il testo della lettera ricevuta dalla nostra referente ad Adjumako, in Ghana.
Gli stimoli alla speranza vengono da lontano, ma sono concreti ed efficaci più delle nostre paure.
Un abbraccio e un augurio affettuoso di buon anno da tutta la Rete di Verona.
Maria e Gianni
Adjumaco, dicembre 2020
Il Maame Adjeibah Educational Project (MAEP) sta bene ed opera nonostante la perdurante pandemia da Covid-19 abbia bloccato e rallentato le nostre attività.
…
18 ragazze in tutto hanno completato con successo la scuola superiore (SHS). …Il nostro progetto è di aiutare le diplomate a trovare un lavoro adeguato che possa permettere loro di soddisfare le loro necessità. Continuiamo ad incoraggiarle, motivarle e guidarle verso percorsi lavorativi significativi.
Putroppo, però, il progetto è stato bloccato per buona parte dell’anno a causa della pandemia; alcune di loro, comunque, hanno trovato lavori provvisori mentre altre aiutano le famiglie nelle loro attività private. Stiamo tutti attendendo la riapertura delle scuole per compiere passi ulteriori.
Abbiamo ricevuto 4.000 € dalla RRR di Verona. Così abbiamo pagato le tasse scolastiche per le ragazze frequentanti la scuola media (Junior High School). Abbiamo coperto anche le spese per le tasse scolastiche delle ragazze alla scuola superiore fino alla chiusura delle scuole, a marzo 2020. Abbiamo inoltre pagato le spese di mantenimento per le ragazze del primo anno.
Vogliamo sottolineare che l’eccitazione generata dalla visita ad Adjumako degli amici della Rete di Verona (autunno 2017) è ancora vivo. Questa visita ha lasciato nella comunità un’eredità che perdura. L’entusiasmo non è venuto meno. Attualmente gli anziani della comunità di Adjumako hanno coinvolto la gente, specialmente i giovani, in varie attività a favore dello sviluppo della comunità stessa. Hanno programmato una serie di piani per lo sviluppo. Al momento la comunità è impegnata in opere di tubazione e di drenaggio fognario nel villaggio. Muratori, carpentieri e altre maestranze sono coinvolti nei progetti. Cittadini di Adjumako residenti in Europa, in America e in altre zone del Ghana stanno contribuendo volontariamente ai progetti con donazioni in denaro, sacchi di cemento, ecc. Grazie a voi, amici della Rete di Verona.
Inoltre, una delle nostre ragazze di Adjumako dopo aver completato la scuola superiore (SHS) si è iscritta ad una scuola di comunicazione ad Accra e sta studiando per un diploma in giornalismo. Recentemente è comparsa in una trasmissione della televisione nazionale e l’hanno vista in molti ad Adjumako e nei paesi intorno. Questo ha provocato grande eccitazione e ha suscitato un sentimento di orgoglio nella gente. Tutto grazie all’incoraggiamento ricevuto dal gruppo Rete Radie Resch di Verona. Ed è solo l’inizio. Realizzeremo ancora molte di queste trasformazioni perché intendiamo continuare a occuparci del futuro delle giovani generazioni di Adjumako.
Dio è il nostro aiuto.
Emma e il comitato scolastico di Adjumako