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Notizie da Haiti

Ciao a tutti, vi giro un allegato con notizie da Haiti (purtroppo drammatiche) che mi arrivano tramite l’associazione ABC solidarietà e pace di Roma che ha un referente sull’isola.
Valentina
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Cari amici 13 OTTOBRE 2022

Le conseguenze della mancanza di carburanti in Haiti si fanno sentire sempre di piu. Da un paio di settimane si parla anche di colera che si manifesta ovviamente dove la gente non ha facile accesso all’acqua potabile, quindi in bidonville, nelle prigioni e persino in ospedali. E una bomba pronta ad esplodere inesorabilmente che potrebbe causare la morte di migliaia di persone se non si riesce ad arginare la cosa in maniera decisa.

Pero continua purtroppo il blocco quasi totale delle attivita in tutto il paese da 5 settimane, da quando il governo provvisorio ha deciso di aumentare il prezzo dei carburanti anche piu del doppio. Questo ha scatenato il malcontento della popolazione che da allora e scesa per le strade e ha bloccato tutte le attivita con manifestazioni, barricate infiammate, saccheggi e attacchi a strutture statali sia qui nella capitale che in quasi tutte le citta di provincia. Le bande di criminali che controllano ormai il 70% della capitale, si fanno passare per dei Che Guevara che lottano per la liberazione del paese mentre invece approfittano della situazione per cercare di occupare indisturbati altre zone della capitale. C’e per esempio la potente banda di un certo IZO, la stessa banda che controlla l’uscita sud della capitale, la famosa Martissant, e da quasi un’anno applica tariffe su macchine, camion, bus e persino moto per riuscire a passare da quella zona e andare verso il sud del paese. Venerdi scorso, via mare con delle barche di fortuna, hanno invaso una zona a nord della capitale, a 10 Km da dove siamo noi. Hanno gia cominciato a seminare il terrore fra gli abitanti della zona e infatti centinaia di famiglie sono scappate verso il nord e altrettante sono arrivate nella nostra zona e in altre zone della capitale. La prima vittima della banda di IZO e la “minoterie”, l’unica fabbrica dove si produce farina e derivati vari nel paese, quindi le conseguenze si faranno sentire presto. Manchera pane ma anche altri derivati tipo il mais, il bulgar (diversi grani integrali insieme) e il pitimi (millet).

A quanto si dice ‘per le strade’ l’intenzione della banda di IZO e quella di occupare la zona di Canahan, bidonville che ha visto la luce dopo il terremoto del 2010, una vasta zona occupata ormai da migliaia di famiglie e da dove arrivano anche molti dei nostri bambini. E una zona strategica che permetterebbe il controllo su tutto il traffico in uscita e entrata della capitale. Ovviamente le famiglie in tutta questa vasta zona teme un’invasione di questa banda reputata crudele. La presenza della polizia in tutto questo e zero. Queste bande hanno armi che nemmeno la polizia ha.

Venerdi scorso, 8 Ottobre, il governo provvisorio ha inoltrato una richiesta ufficiale alle Nazioni Unite per un aiuto militare internazionale che possa arginare la criminalita, portare la calma necessaria per poter organizzare elezioni e cercare di far ripartire il paese. L’opposizione politica vede in questo la volonta del primo ministro provvisorio di restare al potere e per ora non appoggia la cosa, anzi, manipola l’opinione pubbica contro forze militari straniere e da Lunedi le manifestazioni hanno preso un tono violento anche contro I ‘bianchi’, americani soprattutto, e il ricordo del colera, portato dalle forze delle Nazionio Unite nel tempo del terribile terremoto del 2010, e ancora vivido nella coscenza popolare.

Quindi, clima di totale anarchia, mancanza di carburanti che blocca di fatto tutte le attivita del paese, un’economia bloccata dall’impossibilita di trasportare le mercanzie, violenza, sequestri di persona che continuano tuttora, manifestazioni violente, saccheggi e ora il ritorno del colera, stanno creando una vera e propria crisi umanitaria in un paese che e perennemente in crisi. Donne, vecchi e bambini sono I piu vulnerabili e pagano il prezzo di tutto questo in silenzio e rassegnazione.

Ovviamente con questo clima sociale che peggiora di giorno in giorno, non si parla nemmeno della riapertura delle scuole, e questo vale per tutto il paese. Anche la scuola di Jeremie e costretta a restare chiusa. Nei paesi di provincia c’e vera carestia di tutto. Riso, olio, sardine, spaghetti, aringhe e tante altre cose si trovano a prezzi esorbitanti. Per esempio il riso costava circa 480 Dollari Haitiani fino a fine Agosto e ora costa 1250 Dollari Haitiani, e non si trova facilmente perche I trasporti dalla capitale sono quasi nulli. Sono le 6h30 del mattino, e ancora buio, aspettimao di vedere cosa succede oggi. La paura recente dalle nostre parti e che questa banda di IZO decida di scendere velocemente verso questa zona. Il capo della banda locale, Chien Mechant (cane cattivo) sta gia mobilizzando le sue truppe posizionandole in punti strategici e facendo questo ha bloccato completamente la zona e nemmeno le moto possono passare da Lunedi.

In tutto queste le donne che fanno le ambulanti, camminano kilometri ogni giorno per cercare di trovare cose da vendere tipo pane, frutta, biscotti, sapone, polvere da bucato, spezie, cipolle, carote e tante altre cose per continuare a vendere e guadagnare qualcosa. Queste ambulanti sono una vera benedizione e in questo momento difficile riusciamo a comprare il necessario per dar da mangiare a tutti gli anziani e dipendenti e occupanti della Missione, me compreso. Abbiamo due pozzi d’acqua alla missione, acqua usata per tutti I bisogni pero non siamo sicuri che sia buona da bere e quindi compriamo acqua ‘trattata’ da una piccola fabbrica di ghiaccio e acqua della zona ma hanno chiuso 10 giorni fa e da allora non e facile trovarla ma per ora non e un problema.

Ovvimente penso tanto ai bambini che non possono venire a scuola e agli insegnanti che continuiamo a pagare malgrado tutto. Non e colpa loro per quello che sta succedendo e non dare lo stipendio sarebbe crudele. Sono 110 fra insegnanti e membri delle varie Direzioni. Per ora va bene cosi ma se la situazione perdura vedro cosa fare.

Tutti qui alla Missione dicono che e la prima volta che vivono una situazione del genere. Certo, I problemi in Haiti non mancano mai ma una situazione cosi grave, c’est du jamais vu, anche per gli Haitiani stessi. Sono qui dal 1994 e anche per me e di gran lunga la peggiore crisi che il paese sta vivendo. Spero comunque che una soluzione salta fuori entro breve e che si possa riprendere le attivita. Vi ringrazio di continuare a essere vicini alla missione e vi chiedo di non abbandonarci proprio in questo momento critico. Nel corso degli anni ho constatato in prima persona quanto sia reale la forza della preghiera, dei pensieri positivi, della premurosa ‘attenzione’. Spesso sono un po timido a parlare di questo ma oggi chiedo le vostre preghiere per noi tutti e spero che la mia prossima lettere non sia il solito tragico bollettino di guerra.

Grazie per tutto, Maurizio

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