Notizie dal Perù
Bilancio della gestione del governo peruviano a livello economico e politico – gennaio 2022
Cominciando dalla situazione economica, bisogna considerare che da diversi mesi il tasso di cambio del dollaro in Perù ha raggiunto un livello storico critico: nel marzo dello scorso anno il dollaro costava 3.76 soles (0.25 euro circa), ma in quel mese ha superato la barriera di 4.10 soles e i prezzi dei prodotti alimentari di base, come pollo e gas da cucina, e di tutte le risorse di base che incidono sull’economia familiare erano già saliti alle stelle.
Oggi (17 gennaio), dopo quasi un anno di incertezza economica, il dollaro è arrivato a 3.87 soles, ma le cose rimangono allo stesso prezzo e, a causa dell’andamento del mercato, l’offerta e la domanda rimarranno le stesse. Cosa ha fatto il governo? Ha acquistato dollari tramite la Central Reserve Bank per fermare o controllare l’inflazione della valuta, che ha segnato un altro record storico a livello nazionale.
Perché si sono verificati tali effetti? La giustificazione che è stata data è che la fuga di capitali dal paese era massiccia, perché si pensava che il nuovo governo eletto, “comunista” e di sinistra, avrebbe operato massicce nazionalizzazioni ed espropri, a cominciare dalle banche usuraie. Tutto questo comunque non è successo, però purtroppo in Perù i media hanno un potere spaventoso e sono sempre stati dalla parte delle dittature militari, dei governi corrotti, ecc., oltre al fatto che esiste un monopolio assoluto, per il quale c’è bisogno di un governo asservito.
Quindi era prevedibile che il nuovo governo non avrebbe avuto vita facile e che i suoi membri avrebbero dovuto lavorare duro per mostrare buone intenzioni, ma soprattutto una buona gestione a livello economico, sociale ed emergenziale della pandemia, che ha colpito duramente il Paese. Purtroppo, però, i primi 100 giorni governo hanno già visto molte criticità: alcuni membri del Parlamento sono inadatti al loro ruolo, non esiste una maggioranza piena che possa resistere agli attacchi di una destra inferocita, è stata già sfiorata la crisi di governo, e diversi ministri sono stati, a torto o a ragione, sostituiti perché privi di un gabinetto coerente, tecnicamente adatto e perché purtroppo sembrano animati solo da intenzioni politiche e non da obiettivi concreti.
Attualmente, a causa di nomine in posizioni chiave di persone con dubbia capacità, la fiducia dei cittadini si è indebolita e si è generato un maggiore confronto che ha influito sulla percezione della crescita economica nel nostro Paese. Per esempio, il ministro dell’Ambiente ha fatto pressioni sul direttore delle risorse umane per valutare e assumere persone a lui vicine che non hanno capacità né tecnica né professionale. Un controverso ex avvocato fujimorista è stato nominato Presidente del consiglio di amministrazione di una delle società statali emblematiche, la “Perupetro”; è stato addirittura modificato il profilo della carica poiché chi ricopriva quella carica è sempre stato un ingegnere petrolchimico, come dovrebbe essere.
Questo indica che in molte delle principali istituzioni statali sono state insediate persone raccomandate, che si sono dimenticate dei poveri per avere stipendi molto sostanziosi, senza rendere fattibile il miglioramento delle istituzioni pubbliche, ma proseguendo sulla stessa strada disastrosa fatta di corruzione, divisione di aree di influenza e occupazione di posizioni in cui non faranno assolutamente nulla perché privi di capacità: vivranno solo a spese dello stato e delle tasse che pagano tutti i peruviani.
Abbiamo un Presidente che parla del popolo in ogni discorso, e che però attualmente ha una denuncia in corso per “traffico di influenze illecite” presso la Procura della nazione, perché tutto indica che potrebbe essere stato lui o il suo entourage a favorire e a dare in concessione in cambio di favori un appalto a una donna d’affari che è vicina all’ex segretario del palazzo del governo: questa imprenditrice indica addirittura di aver avuto una serie di incontri a casa del Presidente stesso. Questo può sembrare poco plausibile, ma il Presidente non fa conferenze stampa né concede interviste alla stampa nazionale, che lo ha sempre maltrattato durante la campagna elettorale e che in tutto questo tempo è rimasta sulle sue posizioni. La stampa, perciò, si dà un gran da fare a fornire informazioni e prove contro il Presidente, prove che, non essendo confutate pubblicamente dallo stesso Presidente, danno l’impressione di essere vere o semplicemente lasciano un dubbio su quella che è stata sempre indicata come “corruzione zero” durante la campagna presidenziale. Non si capisce poi il motivo per cui il Presidente tiene riunioni a casa sua se ha a disposizione il palazzo del governo.
Tutti i governi del Perù sono sempre stati dediti alle ruberie e in questi ultimi 200 anni il potere è sempre rimasto saldamente in mano alla destra e alla classe imprenditoriale in generale, che ha sempre prodotto stabilmente ministri e classi politiche, che hanno continuato a fare i propri affari sfruttando le risorse naturali del paese con concessioni a multinazionali durante decenni, con istituzioni statali assunte da persone inutili e di parte, dimenticando la popolazione nel suo insieme e i veri problemi che ci affliggono a partire dal colonialismo spagnolo.
Questo governo ha dato una speranza di cambiamento, era l’occasione per unire le forze per far governare la sinistra, che purtroppo è però sempre disunita e si contende il potere, e soprattutto mostra atteggiamenti addirittura peggiori dei politici tradizionali di destra, perseguendo il proprio vantaggio, senza un orientamento serio per avere un governo giusto, razionale e che vada verso il progresso; poi il fatto che questo governo abbia caratterizzato la sua compagna elettorale con il motto: “Niente più poveri in un paese ricco”, suona a ancora più grottesco: è una frase che ora rimane un sogno per quanti avevano creduto in questo governo.
Speriamo che la tendenza vista fin qui nella prassi di governo si possa invertire ma, visti i presupposti, c’è il forte timore che questa speranza possa rimanere vana.
Valentina