Il sistema di protezione dei rifugiati
Rovesciare la narrativa: le radici del sistema di protezione dei rifugiati sono coloniali e razziste
di Sana Mustafa (attivista femminista dei diritti umani e amministratore delegato di Asylum Access, una famiglia di organizzazioni che si batte per un sistema di risposta ai rifugiati più equo)
New York, 14 marzo 2023
In qualità di prima e unica donna direttrice di un’organizzazione internazionale per i diritti dei rifugiati con un’esperienza vissuta di fuga forzata dal proprio paese, sono dolorosamente consapevole che il colonialismo e la supremazia bianca sono centrali nella formazione e nel funzionamento del sistema globale di protezione dei rifugiati.
Dover dimostrare continuamente questa ovvietà è estenuante, ma so che fa parte della mia lotta per porre fine alla stigmatizzazione e all’oppressione sistematica delle persone sfollate con la forza operate delle stesse istituzioni che pretendono di aiutarci.
Sono stata costretta a lasciare il mio paese il 2 luglio 2013, quando mio padre – un importante attivista politico – è stato fatto sparire dal regime siriano per aver parlato a fianco di milioni di altre persone che chiedevano libertà, giustizia e stato di diritto.