Rete di Quarrata Ottobre 2021
Carissima, carissimo,
oggi siamo nella fase in cui troppi vivono nella falsa ideologia che bisogna lasciar fare tutto al mercato, all’economia e alla finanza; debbono pensarci loro! Papa Francesco nella Evangeli gaudium ha denunciato con forza questa deriva, Affermando con forza che ciò non può funzionare, perché l’idea che ognuno possa fare il proprio comodo non può funzionare ma è solo frutto della somma dei nostri egoismi. L’arrivo del Covid ci ha fatto prendere coscienza della nostra interdipendenza e del fatto che non possiamo salvarci da soli ma abbiamo bisogno di cooperazione e coordinamento di fronte ai grandi problemi, questo oggi spero sia più chiaro per tutti. Perché il mercato non soddisfa i bisogni dell’umanità, ma soltanto di quelli che possono pagare. E’ impressionante il fatto che le 85 persone più ricche del mondo abbiano la stessa ricchezza dei tre miliardi e mezzo di persone più povere.
Dobbiamo riappropriarci del nostro singolo valore, farlo diventare comunità fase fondamentale per ogni cambiamento. Dobbiamo riprendere a sognare perché il sogno è la parte più intima di quanto pensiamo e diciamo, ed é anche la parte più vera, la più originale, la più esigente e coerente.
Tutti noi vedendo le immagini sui siti il video di agenti della polizia di frontiera che inseguono e colpiscono con la frusta i migranti haitiani siamo rimasti indignati, abbiamo pensato che quegli agenti sono cattivi e razzisti visto che i migranti sono neri. Questa è l’immagine che nei giorni scorsi ha riempito Internet, ha dominato i titoli dei giornali e ha suscitato aspre critiche da parte di alcuni esponenti politici e difensori dei diritti umani.
I migranti, portando zaini e bambini sulle spalle, stavano cercando di attraversare il fiume in cerca di protezione e opportunità negli Stati Uniti. Per molti, la traversata è stata l’ultima tappa di un arduo viaggio che li ha portati attraverso foreste senza strade e fiumi oscuri nell’America centrale e meridionale. Alcuni hanno iniziato il viaggio nel 2010, quando un forte terremoto ha colpito Haiti, paralizzando l’economia già paralizzata del paese. Il sisma ha ucciso più di 220.000 persone, lasciando altre “in disperato bisogno di assistenza”.
Dopo quella devastazione c’è stato l’assassinio, lo scorso luglio, del presidente Jovenel Moïse. Haiti era alle prese con sconvolgimenti politici “ben prima dell’assassinio”. Ma la violenza è aumentata solo dopo l’uccisione di Moïse. E un mese dopo l’assassinio del presidente, un altro terremoto ha colpito la nazione caraibica.
Le crescenti crisi hanno costretto molti a tentare la fortuna altrove. I migranti le cui immagini hanno inondato Internet erano tra le migliaia di richiedenti asilo haitiani che tentavano di ricominciare la propria vita negli Stati Uniti. Ma gli agenti di pattuglia federale, che indossavano pantaloni e cappelli da cowboy, li hanno affrontati e respinti, dimenticando Una vergogna!
Padre Zanotelli domenica scorsa al termine della Marcia per la pace dalla Rocca di Assisi ha lanciato l’iniziativa di “Andare in massa a Riace” per manifestare la nostra solidarietà a Mimmo Lucano, l’andata è prevista per sabato 6 e domenica 7 novembre. Io ci sarò.
Antonio