Rete Radié Resch

Esattamente 30 anni dopo la sua nascita la fecondità della Rete Radié Resch ha partorito anche il nostro gruppo di Udine. Antonio Vermigli, che diventò poi un amico fraterno, curò instancabilmente il nostro piccolo gruppo facendoci incontrare con numerosi testimoni della miseria, della resistenza e dei presidi di fraternità dell’“altro mondo”. Era l’autunno del 1994, e mentre noi ci apprestavamo con entusiasmo a costruire il nostro gruppo, a livello nazionale la RRR stava affrontando con qualche apprensione il processo di “demasinizzazione”. 

Curioso! Noi nascevamo e contemporaneamente Ettore Masina, un mito che avevamo conosciuto solo attraverso la sua circolare, se ne andava. Al convegno di quell’anno, il primo a cui la rete di Udine partecipava, abbiamo assistito sgomenti all’uscita di Ettore, naturalmente del tutto ignari della storia passata e recente della RRR. Negli anni seguenti abbiamo recuperato rapidamente il nostro rapporto con la RRR attraverso la partecipazione costante ai coordinamenti, ai convegni, ai seminari e ai viaggi organizzati dalla RRR. Non solo ma abbiamo studiato i testi sulla storia della RRR invitando i “veterani” a raccontarcela, da testimoni diretti. Anche il servizio di segreteria di Toni Peratoner assieme a Fabiano Ramin e Gabriele Zanini è stata una grande ricchezza per tutto il gruppo, consentendoci di affinare il nostro rapporto con tante persone a volte lontane e prima non conosciute, ma di grande spessore. È stato molto appassionante, perché con molte di loro abbiamo tuttora forti legami di amicizia, con qualcuna percorsi di vera fraternità. Abbiamo anche approfondito valori inediti in cui la RRR si riconosce, che per noi sono di una grande ricchezza: la “restituzione”, la centralità della relazione, la laicità, la consapevolezza del nostro ruolo nel cambiamento, anche se, come siamo usi a dire, non siamo che una “lacrima” in un mare. Il 2024 per il nostro gruppo è l’anno dei suoi 30 anni di vita. È un piccolo gruppo, circa 15 persone, molto coeso e molto partecipativo negli incontri mensili, ma a differenza di altri gruppi non ha una base ampia di sostenitori, cosa che non gli consente di aumentare il livello delle “restituzioni”. Probabilmente non ci ha aiutato la scelta di aver evitato occasioni di promozione, se non attraverso i contatti personali, fedeli al motto di Ettore che “alla RRR si aderisce per un atto di amore”. Nel tempo il gruppo, composto in parte da non credenti, ha avuto una evoluzione verso un approccio maggiormente “politico”, impegnandosi localmente assieme ad altre associazioni su questioni riguardanti l’immigrazione, i diritti, la pace, l’ambiente, pur mantenendo, attraverso l’operazione “Remigio Colombo” in Brasile, una stretta relazione prima con Giovanni Baroni, uno dei “compagnon” di Paul Gautier, e, dopo la sua morte, con sua moglie Macione: un’operazione che incarna perfettamente lo spirito della RRR e che abbiamo potuto apprezzare personalmente sia attraverso diversi viaggi sul luogo sia mediante le frequenti comunicazioni.

Referenti Locali

  • Toni Peratoner
    toniperatoner@gmail.com