Rete Radié Resch

L’adesione alla Rete maturò in un gruppo di amici che si raccoglievano presso una comunità di frati serviti per la messa domenicale agli inizi degli anni ‘80. Dopo la partenza della comunità monastica nacque l’esigenza di una maggiore caratterizzazione dell’impegno personale, anche in direzione della solidarietà e della attenzione ai problemi del mondo. Le prime attività del gruppo si svolsero nel corso degli anni ’80, inizialmente in collegamento con alcuni amici della Rete di Genova. Il progetto che ci venne “affidato” fu il sostegno ad una cooperativa di donne guatemalteche. Fra i testimoni che invitammo a Casale in quegli anni ci fu anche Rigoberta Menchu, poi premio Nobel per la pace.

Negli anni ‘90 il legame con la Rete di Genova si affievolì per impegni personali degli amici genovesi. Per il nostro piccolo gruppo fu anche un periodo di maturazione e di crescita. Divenne più regolare la partecipazione ai coordinamenti nazionali e furono nostri ospiti in alcune occasioni Ettore Masina e Antonio Vermigli. All’inizio degli anni ’90 alcuni progetti individuati dal nostro gruppo vennero accolti dal coordinamento nazionale. Si trattava di iniziative che avevano come referente padre Bernardino Zanella, che avevamo imparato ad apprezzare nella comunità dei Serviti e che in seguito visse e lavorò a Montevideo in Uruguay. Dapprima ci venne proposto un piccolo progetto per una cooperativa di controinformazione che si chiamava NOTAS. In seguito ci venne richiesto un sostegno al movimento delle Ollas Populares, una piccola organizzazione che curava iniziative di solidarietà alimentare per i bambini nei barrios più poveri di Montevideo. I progetti durarono dal 1990 al 1998.

Nel frattempo diventarono più frequenti gli incontri con il gruppo della Rete di Alessandria, che si era ridotta nelle energie e ci chiedeva un lavoro comune. Insieme vennero seguiti i progetti in Guinea Equatoriale (dal 1999 al 2001) e in Ecuador (sostegno alla cooperativa Alli Causai di Ambato nelle attività di prevenzione sanitaria e di salute orale presso le comunità indie delle terre alte). All’interno di questo ultimo progetto, durato dal 1999 al 2022, ci sono stati molti incontri e molte esperienze di scambio. Il dott. Carlos Rojas, referente in Ecuador del nostro progetto, ci ha fatto visita in un paio di occasioni (25 novembre 2001). In altre occasioni abbiamo incontrato Jenny (un medico che lavora con Alli Causai) e Lucia (la figlia di Carlos che studia in Europa). Alcuni di noi hanno fatto viaggi di conoscenza ad Ambato ed hanno potuto fare esperienze di volontariato in quel luogo.

Unendo le nostre risorse con il gruppo di Alessandria è diventata più attiva la nostra partecipazione ai coordinamenti nazionali: Maria Teresa si è impegnata nella segreteria nazionale per alcuni anni e ci ha avvicinato con i suoi puntuali messaggi alla vita degli altri gruppi della Rete. In seguito (dal 2009 al 2012) anche Giuseppe Ghilardi ha fatto parte della segreteria nazionale: la sua partecipazione ai coordinamenti nazionali con Cristiana è diventata per noi momento prezioso di incontro con altre esperienze e di riflessione sulla Rete e sul suo significato. Il testimone è stato poi raccolto da Paolo Guglielminetti che ha accettato nel 2022 l’incarico nella segreteria nazionale.

Nel 2009 al progetto in Ecuador si è aggiunto il progetto “sapone per la vita”, che ha avuto come referente Salete Ferro a Rorainopolis (in Brasile, nello stato di Roraima). Il progetto ha sostenuto una piccola cooperativa di donne che producono sapone utilizzando spesso materiali di riciclo (oli alimentari esausti). Il progetto si è chiuso nel 2022 (contributo di 2000 euro annui per tutto il periodo). Abbiamo ancora nel cuore il sorriso di Salete, che è venuta diverse volte a trovarci, ci ha insegnato a fare il sapone ed ha partecipato ad alcuni dei nostri convegni nazionali.

Nel 2024 Salete ci ha proposto un nuovo progetto triennale che è tuttora in corso. Si tratta di “Sentieri femminili”, un percorso di approfondimento della situazione delle donne in Brasile, prendendo spunto da un libro di interviste capace di suscitare un dibattito più ampio.

All’inizio del 2023 si è concretizzato un progetto di borse di studio per alcune ragazze in Uganda (2000 euro annui) grazie all’incontro con Sylvia Oteng, già dipendente dell’ambasciata italiana a Kampala, che ci è stata presentata da alcuni amici casalesi. Il progetto sostiene percorsi di istruzione femminile, tradizionalmente più difficili di quelli maschili. Sylvia parla italiano e viene annualmente a Casale: in questo modo possiamo avere un aggiornamento puntuale sul nostro progetto.

La storia della Rere Radiè Resch a Casale è un cammino di una ventina di persone. Nel tempo alcuni si sono allontanati ed altri sono entrati a far parte del gruppo, ma alcune persone seguono questo cammino fin dall’inizio. E’ una storia caratterizzata da relazioni di amicizia, che hanno intessuto ed accompagnato la vita del gruppo e che hanno arricchito i suoi momenti di convivialità.

Ciascuno dei membri della Rete ha altri impegni, che fanno riferimento ad altre associazioni attive nel mondo della difesa dell’ambiente, del pacifismo, del sindacato e della solidarietà.

Questi gli impegni che più hanno caratterizzato questa Rete:

  1. Attività di collaborazione con il coordinamento nazionale
  • Il progetto di collaborazione fra l’associazione Asfodelo, operante nel Monferrato, e la scuola di agro-ecologia del movimento Sem Terra (incontro on line sul tema dei semi del 25 gennaio 2024).
  • Coordinamento nazionale della Rete a Crea 29-30 settembre 2012
  • Coordinamento nazionale della Rete a Cavagnolo 9-10 giugno 2018
  • Vari incontri a Quarti con le reti liguri e con la Rete di Torino
  • Seminario nord-ovest della Rete a Quarti il 10 giugno 2023
  • Collaborazione con l’organizzazione logistica del convegno nazionale di Assisi 20-22 ottobre 2023

 

  1. La Cena del pane 

Il venerdì che precede la domenica delle Palme ci troviamo ormai da molti anni per una cena di solo pane, preparato in base alle consuetudini di vari Paesi del mondo, pane che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare grazie ai fratelli che sono giunti in Italia provenendo da altre culture e da altre tradizioni. E’ un gesto di amicizia che ha il senso del dono e della gratuità. Con questo momento condiviso vorremmo riflettere insieme sulla reciprocità dei doni, sulla riconciliazione e sull’accoglienza.

Ogni anno alcuni amici ci aiutano a fare una riflessione su una particolare realtà del mondo. Nella primavera del 2024 ci hanno fatto visita, dalla Liguria, alcuni rappresentanti del Collettivo SE, animatori di un progetto della Rete in Repubblica Centrafricana (accompagnati da Caterina). Abbiamo condiviso i progetti in corso con l’aiuto dei loro racconti di viaggio nel 2023 e dei loro audio-visivi.

 

  1. Mezz’ora di silenzio il 23 dicembre

Da più di 25 anni ci troviamo in 23 dicembre alle 18,30 nella piazza del centro storico di Casale per una mezz’ora di silenzio, accompagnata da alcune riflessioni espresse da cartelloni. Iniziata come riflessione silenziosa sul consumismo del periodo pre-natalizio e sulle sperequazioni fra povertà e ricchezza, è diventata poi una accorata riflessione sul tema della pace e della violenza della produzione e del commercio di armi. Tutti gli anni questo momento di silenzio raccoglie una ottantina di persone di vari estrazione e di varie esperienze politiche.

In questo anno così travagliato la “Mezz’ora di silenzio” ha avuto una continuazione ogni venerdì da gennaio 24 a gennaio 2025: un gruppo di persone ha sempre offerto la sua silenziosa testimonianza di opposizione a tutti i massacri in corso.

Referenti Locali

  • Monica Simioni
    monicasabinasimioni@gmail.com
  • Roberto Viale
    roberto.vialerrr@libero.it