Operazione “WAN OPARO”
Contesto:
Dal testo della richiesta che ci è pervenuta. “Il rischio che queste ragazze, provenienti da nuclei familiari particolarmente vulnerabili, lasciassero definitivamente la scuola, perpetrando il circolo della povertà era davvero troppo alto.
I nostri studenti sono per la maggior parte ragazze, perché sappiamo bene che istruire una donna, significa porre le basi per l’istruzione di tutta la sua futura famiglia, e anche se supportati nella scelta dai nostri coordinatori locali, scelgono autonomamente il loro percorso di studi.
Il sostegno comprende il pagamento della retta scolastica (3 trimestri), delle tasse per sostenere gli esami alla fine di ogni trimestre, l’acquisto della divisa e di tutte le cose richieste dalla scuola (i ragazzi vivono in collegio, per concentrarsi totalmente sugli studi e non avere distrazioni, quindi servono il materasso, le lenzuola, il sapone, una scatola di metallo per riporre gli effetti personali, una bacinella per fare il bucato…), oltre che il cibo (fagioli e farina di mais)”.
Obiettivi:
Borse di studio per studentesse provenienti da nuclei familiari vulnerabili
L’impegno finanziario per ogni borsa di studio è mediamente di 600-700 euro annui.
Il progetto ha come referente Sylvia una signora ugandese che ha lavorato presso l’ambasciata italiana di Kampala, parla italiano ed ha una interlocuzione periodica con alcuni di noi (ritorna una volta all’anno a Casale per fare visita ad amici casalesi). Metodologie e programmi di studio sono locali. Ogni anno riceviamo una scheda sul percorso scolastico di queste tre ragazze.
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