Rete Radié Resch

RRR Verona
 
 

Operazione “Maame Adjeibah”

 
Luogo: Ahanta Adjumako – Western Region – Ghana
 
Data inizio: 2015
 
Referenti locali: Alice Olivia Andoh, Emma Ghartey
 
Rete di riferimento: Rete di Verona
 

Contesto:

Adjumako è un villaggio rurale sede di una scuola primaria e di una junior high school (scuola media inferiore) frequentate da bambini/e e ragazzi/e del villaggio e di alcuni villaggi vicini. Il sistema educativo pubblico in Ghana è complessivamente efficiente, ma soffre di forti disparità tra istituti scolastici cittadini e rurali: i primi hanno strutture decorose, offrono una buona formazione, preparano all’accesso a studi universitari apprezzati; i secondi hanno strutture e mezzi limitati e rendono difficoltoso l’accesso a scuole superiori e università.

La vita della popolazione di Adjumako, dedita all’agricoltura, è condizionata da precarietà e povertà crescenti: le famiglie sono numerose; le proprietà agricole sono di dimensioni molto ridotte; il reddito tratto da coltivazione e vendita dei prodotti della terra è magro; a causa dei cambiamenti climatici e della conseguente imprevedibilità delle precipitazioni la situazione disastrosa delle strade ostacola gli scambi; gli uomini e le donne del villaggio che trovano impiego come braccianti in una grande piantagione di caucciù (GREL, Ghana Rubber Estates Limited) che circonda il villaggio ricevono un salario inadeguato; molti giovani (purtroppo anche bambini e ragazzi in età scolare) sono attratti dalla corsa all’oro e lavorano in miniere abusive presenti nella zona, che creano pesanti danni all’ambiente e alla loro salute e li inducono ad abbandonare precocemente il percorso scolastico.

Obiettivi: 

  • rendere coscienti le famiglie dell’importanza dell’istruzione per poter operare scelte di vita il più possibile consapevoli e libere;
  • fornire un sostegno economico per favorire la scolarizzazione di bambine e ragazze destinate ad un abbandono precoce della scuola per la povertà delle famiglie e, talvolta, per gravidanze precoci;
  • sostenere le ragazze desiderose di proseguire gli studi (senior high school, università);
  • nella misura del possibile sostenere anche alcuni ragazzi maschi delle famiglie più povere
  • fornire alle ragazze e alle loro famiglie nozioni di igiene, di prevenzione delle gravidanze indesiderate e di educazione affettiva.

 

Breve Descrizione dell’Operazione: 

nel 2009 un piccolo gruppo di amici della Rete di Verona accolse l’invito di alcune donne ghanesi immigrate, presenti per lavoro sul territorio veronese, a visitare il loro paese di origine, entrando così in contatto con la realtà di un piccolo villaggio rurale della zona sudoccidentale del paese, Adjumako.

Un’infermiera nativa di Adjumako, Emma Ghartey, nel 2012 diede vita all’associazione Full Life con l’obiettivo di sostenere economicamente l’educazione e la crescita culturale dei ragazzi e delle ragazze del villaggio, le cui famiglie si trovavano maggiormente in  difficoltà a causa della povertà, avendo lei stessa sperimentato in prima persona  «il devastante impatto della povertà sulla vita della gente e specialmente sull’aspirazione all’educazione dei bambini e delle  bambine». Nel corso degli anni la Rete di Verona ha aderito alla proposta di Olivia Andoh, zia di Emma residente per molti anni a Verona, di appoggiare questo microprogetto educativo.

Il processo di selezione attuato dall’associazione Full Life prevede varie fasi, nelle quali vengono coinvolti il dirigente scolastico, gli insegnanti e il comitato di gestione della scuola, del quale fanno parte anche i genitori degli alunni. Alle ragazze, selezionate fra le famiglie che si trovano in maggiori difficoltà economiche, grazie al contributo della Rete di Verona vengono assicurati il pagamento delle tasse scolastiche, le divise scolastiche, l’iscrizione all’esame finale del Waec (West African Examinations Council) ed interventi di counseling e di orientamento. Dopo alcuni viaggi di verifica  sull’andamento del progetto si è concordato di estendere l’aiuto anche ad alcuni maschi in situazione di particolare fragilità.

Il nostro sostegno all’educazione ha fatto in modo che nessuna ragazza inclusa nel progetto abbandonasse la scuola per ragioni economiche o per gravidanze precoci, ha incoraggiato varie ragazze non solo a concludere la junior high school di Adjumako, ma anche a frequentare una senior high school o a iscriversi a corsi professionali o tecnici in città vicine; ha consentito inoltre ad alcune di loro di affrontare con successo l’esame finale nazionale ed ha anche aiutato alcune studentesse a sostenere le spese per iscriversi all’università.

Dal 2019 la collaborazione tra la comunità di Adjumako e la Rete di Verona si è allargata alla progettazione e alla realizzazione di  un piccolo edificio a servizio della scuola del villaggio, inaugurato nel novembre 2024. La struttura comprende una biblioteca-aula per lo studio corredata di supporti informatici, uno spazio per il servizio mensa (qui le mamme possono raccogliere, riscaldare e distribuire i pasti che preparano a casa) e 6 servizi igienici ad uso esclusivo della scuola (prima i servizi erano in comune con l’intero villaggio). La Rete di Verona, alcune comunità parrocchiali veronesi e alcune persone hanno provveduto alla copertura del costo del progetto e dei materiali. L’impegno della manodopera, invece, è stato sostenuto dagli abitanti di Adjumako.

Vogliamo sottolineare che la nostra operazione è frutto di una relazione di amicizia fra singole persone del Qui e del Là che si è tramutata in amicizia fra la nostra Rete e la gente di Adjumako. Nei nostri viaggi siamo sempre stati accolti calorosamente e siamo stati invitati a partecipare ad assemblee che coinvolgevano tutta la popolazione del villaggio. In esse intervenivano le autorità tradizionali della comunità, il/la dirigente scolastico/a e vari insegnanti, i referenti del progetto e rappresentanti del consiglio regionale per sottolineare l’importanza del coinvolgimento di tutti nella promozione dell’istruzione dei più giovani.

 
Sostegno economico annuo della Rete: 4000 Euro.