Rete Radié Resch

La Rete di Trento, che noi preferiamo chiamare Rete Trentina, perché vi fanno parte molte persone della provincia di Trento, è nata nel 1982. Già prima di questa data, però, Carla Grandi di Trento faceva parte della Rete nazionale, avendo conosciuto Ettore Masina e i fondatori della Rete.

In seguito a una conferenza di Masina a Trento, è nata tra alcuni partecipanti l’idea di costituire anche in Trentino una rete locale. Per lanciare l’iniziativa, si è fatto riferimento a un vasto gruppo di persone legate da rapporti di amicizia e variamente impegnate in campo sociale, politico e culturale, non solo della città di Trento ma anche di Rovereto e di molte altre località della provincia.

Inizialmente si sono presi contatti con le reti più vicine, come quelle di Verona e di Vittorio Veneto. Si è cominciato ad utilizzare le loro circolari locali, assieme a quelle nazionali di Masina, inviandole a un indirizzario di oltre cento persone. Nel corso degli oltre 40 anni di vita della Rete trentina, alcuni di questi amici si sono persi, mentre altri sono subentrati. Le persone che ogni mese vengono raggiunte dalle circolari della Rete sono tuttora un centinaio. Non tutte partecipano alla vita della Rete e non tutte sono impegnate nell’autotassazione, ma tutte hanno chiesto espressamente di ricevere le circolari e di essere tenute informate sulle varie iniziative. Nell’indirizzario ci sono anche nomi di persone di altre associazioni e gruppi che collaborano o hanno collaborato con la Rete. L’autotassazione riguarda un numero variabile fra 30 e 40 persone.

La Rete trentina non ha un solo referente (quelli ufficiali sono Carla Grandi e Fulvio Gardumi), ma un gruppo formato da 12 persone, che si riuniscono periodicamente, discutono dei vari temi legati all’attività della Rete nazionale, programmano l’attività e organizzano incontri e iniziative. La Rete Trentina collabora anche con molte altre associazioni e gruppi impegnati sui temi della solidarietà, della pace, della giustizia, dell’accoglienza, dei diritti umani. Fa anche parte di un ente istituito dal Consiglio della Provincia autonoma di Trento, denominato Forum per la Pace e i diritti umani, al quale aderiscono un’ottantina di associazioni, istituzioni, enti pubblici e privati. Qualche anno fa la Rete Trentina è stata tra i fondatori di FaRete, coordinamento di oltre 50 organizzazioni trentine di cooperazione e solidarietà internazionale.

La prima operazione seguita dalla Rete Trentina è stata in Guatemala, all’epoca della dittatura di Rios Montt, per sostenere le donne che, come forma di resistenza, realizzavano i tessuti tradizionali indigeni contro il divieto del governo, che voleva estirpare la cultura indigena e “occidentalizzare” il Paese.

Successivamente la Rete Trentina ha sostenuto per quasi trent’anni l’operazione Pastorale Operaia di San Paolo in Brasile, di cui era referente Frei Betto, e alla quale faceva riferimento anche il Partito di Lula.

Negli ultimi 10 anni la Rete Trentina ha avviato un’operazione di sostegno a un gruppo di immigrati africani e pakistani, e li ha aiutati a inserirsi e a trovare un’abitazione, una formazione e un lavoro. Nel 2023 è partita una nuova operazione: Sostegno al Frente Antiminero di Pacto (Ecuador), che si batte contro lo sfruttamento minerario in una riserva ambientale. 

In questi oltre 40 anni di vita, la Rete Trentina ha organizzato numerosi incontri con molti testimoni del Sud del Mondo di passaggio in Italia.

Referenti Locali

  • Fulvio Gardumi
    fulvio.gardumi@gmail.com